Commento alla partita del 8/4/2016
Buona sera e ben ritrovati. Oggi tocca a me il compito di
commentare la partita e vi spiegherò sinteticamente il mio punto di vista.
Partita bella e corretta, come sempre del resto. La sana voglia di divertirsi e
ritrovarsi ha avuto la meglio anche sulla cattiveria agonistica; non dico che
ci siamo ritrovati in campo come scapoli e ammogliati ma neanche come
Roma-Lazio; andiamo alle formazioni:
Azzurri: Pave, Osvaldo, Omar, Vittorio, Bollina, Zizoi, Pier
e Alessandro
Neri: Daniele, Cristian, German, Giovannivigile, Javier,
Manuel, Stephane e Andrea
Squadre ben sistemate in campo, equilibrate e attente a non
concedere nulla fino a quando Andrea, sulla sinistra si porta a spasso la
difesa avversaria e mette la palla in mezzo per me che non potevo fare altro
che appoggiarla in rete. Facile? Si, ma poi ne ho sbagliate altre due nello
stesso modo durante la partita. Omar pareggia ma Andrea riporta i neri in
vantaggio. Spruzzo non ci stà e pareggia per gli azzurri. Si fa vedere Stefhane
che riporta i neri in vantaggio. Prima del riposo è ancora Andrea a far
gonfiare la rete per i neri e porta la sua squadra sul 4 a 2. Durante il riposo
i neri pensano di aver già vinto e vorrebbero controllare il gioco ma non hanno
fatto i conti con Alessandro che dopo pochi minuti insacca alle spalle di
Daniele. Io mi dò da fare sulla fascia, su e giù, in continuazione; salgo così
mi porto via l’avversario, poi scendo per aiutare il reparto difensivo, e poi
riparto, ma i miei compagni mi dicono – Giova’, calmo, calmo, stai calmo, così
scoppi - . E’ in quel momento che mi sono sentito importante; i miei compagni
si preoccupavano per me, per la mia salute. Avevo trovato dei nuovi amici.
Qualche minuto dopo Spruzzo approfitta della mia calma e appoggia di testa
comodamente in rete un pallone facile facile. Ho perso gli amici. Mi è andata
bene che qualche minuto prima della fine ci tocca un calcio d’angolo; sento –
Vai Giovà, vai, batti tu - Mi preparo;
German si avvicina come un treno, si aspetta che gli passi il pallone, ma io
sento il richiamo Stephane che mi aveva incoraggiato e riesco a piazzargli il
pallone sulla testa, pallone che lui devia magistralmente in rete. Facile? Non
lo so, non ho ancora capito come ho fatto. Finisce 5 a 4 e siamo tutti soddisfatti.
Credo. Oggi non c’era Peppa Pig che mi lanciava sulla fascia, ma Andrea non lo
ha fatto rimpiangere. Grazie. Buona partita a tutti.
Vigilgiovanni
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