Lunedi 07 aprile 2014
Elsy 8 – La Melzese 5.
Mancano una manciata di secondi alla fine. Questo è l’ultimo
giro della lancetta dei secondi…….la tua squadra è sotto di uno …….. non
importa per cosa stai lottando, potrebbe essere la finale della Champions
League (o Europa League per noi Juventini…) o la finale del torneo serale dei
bar del tuo paese. La tua squadra preme, l’avversario è alle corde……. schiacciato
nella sua area, tu sei li nel cuore dell’area, quando parte un cross dalla
trequarti………… Ecco cari amici lettori, sono partito dalla fine, da un pensiero
che mi è venuto ieri sera mentre tornavo a casa. La scena sopra descritta sarà
passata almeno una volta nella mente di ciascuno di noi che “viviamo” di calcio
e per il calcio. Ieri sera è capitata a me, il vostro amato Capitano. In verità
non eravamo sotto di uno, ma di tre, e in caso di goal non sarei stato portato
in trionfo come nei nostri sogni, ma sarei arrivato comunque felice a casa,
avrei aperto la porta, salutato la mia amata moglie che mi avrebbe posto la
solita domanda: “Allora? Vinto o perso?” Io l’avrei baciata e gli avrei
risposto: “Perso….ma ho fatto un bel gol…….” e così saremmo andati a letto
felici e magari……… Invece non è finita così. Lorenzo arriva sulla tre quarti e
pennella un delizioso cross sulla sinistra. Siamo agli sgoccioli, il
cronometrista Aldo si porta il fischietto in bocca ed è pronto a dichiarare
chiuse le ostilità, il buon Benussi svetta e gira verso l’area piccola un
pallone invitante. Io sono solo nel cuore dell’area, davanti a me il presidente
allarga le gambe e le braccia per tentare un’estrema, inutile resistenza. Non sono ne in
anticipo ne in ritardo, sono proprio giusto, non devo neppure saltare, mi basta
appoggiarla dove voglio, la porta è vicina e grandissima, il Presidente piccolo
piccolo, forse la schiaccio è meglio…è goal sicuro. Poi vedo, intuisco un’ombra
alla mia sinistra. Come Charles Bronson in sfida a white buffalo sento che il
nemico è li, sento il suo respiro, sta arrivando, mi sta caricando! Per istinto mi blocco e colpisco
piano la palla. Risultato: palla tra le braccia di Luigi e Capitan Stendardo a
terra dolorante. Quello che avevo scambiato per il bisonte bianco è Antonio il Fortissimo
versione Reggie White (difensore dei
Philadelphia Eagles e Grenn Bay Packers, soprannominato The Minister of Difense)
che mi assesta un placcaggio stile NFL con capo e spalla che gli sarebbe valso
il titolo di MVP al Superbowl! Aldo fischia……o meglio dice :“E’ finita!” e le squadre
guadagnano gli spogliatoi. Rimango dolorante in campo per questa contusione
maxilofacciale con sospetta “slogatura” del molare inferiore sinistro…..l’unico
non devitalizzato, soccorso da Antonio che si scusa (anche se dice che non è
fallo) e dal premurosissimo Presidente che mi porge il ghiaccio sintetico. Questo
è l’epilogo di una partita molto bella e combattuta, organizzata dal Caro Luigi
che stasera ha rispolverato i gioielli della rosa mettendo in campo i migliori
campioni della squadra. Voi vi chiederete cosa ci facessi io in mezzo a cotanti
campioni…..beh me lo chiedo ancora anch’io, forse solo per scrivere l’articolo
per il blog. Comunque a parte queste mie considerazioni, doverose per
anticipare i soliti “spiritosoni”, arrivo stanco al campo, reduce come Luigi dalla
massacrante festa del Perdono di Liscate, ma felice, perché Luigi mi ha
garantito che la partita sarà molto bella. Rimango senza parole quando leggo le
formazioni. Caspita che fior di campioni! Che onore essere qui, stasera ci
divertiremo. I Blu dell’Elsy schierano in Porta il Presidentissimo Luigi……e
sicuramente qualche vantaggio l’avranno! In difesa Antonio il Fortissmo con
casco da football Americano e paraspalle…..per gli attaccanti avversari stasera
sarà dura! Insieme a lui Cristian Spelta, gran giocatore (da questa parte ci
sono gli Spelta con noi gli Invernizzi… uno scontro tra Famigghie, menghia!).
Sulla fascia c’e Gabriele che folleggia. Qui devo raccontare un piccolo aneddoto.
Il Presidente che è un grande, quando dirama le convocazioni, cerca di fare le
formazioni più equilibrate possibili….con un leggero vantaggio alla sua! A
parte gli scherzi, se mette Simone di qua, dall’altra parte mette Manuel e così
via. Il mio omologo di solito è proprio Gabriele. Ieri sera a fine partita
Benussi mi ha detto che Gabriele sembrava Djalma Santos……. Va beh, continuiamo,
l’altro esterno è il redivivo Ranca, ordinato e dinamico come sempre,
centrocampo con Manuel Spelta, come Ranca già Best Player, e un Claudio in
versione lama calda nel burro per come fende la difesa avversaria quando si inserisce
a supporto della punta Pier, ieri sera Best Player, con calamita sui piedi, non
perde un pallone, usa tutta la malizia da ex pro e segna ben 5 goal! I neri non
sono da meno. Tra i pali Camilo Farid Mondragon, che ieri sera ha giocato molto
bene, trafitto 8 volte perché abbandonato dai compagni, para il parabile e il
resto……pazienza. L’ho visto fare una parata con gli addominali….che se la
faccio io mi ricoverano d’urgenza! In difesa il Divino Giulio, uno degli ultimi
Ent (pastori di alberi) Padre Pellegrino di questa squadra, uno dei componenti
del cerchio magico del Presidente (Giulio caro, sai che ti stimo tanto come
uomo, come veterinario e come giocatore…nell’esatto ordine in cui scrivo)……. battuta,
ma a proposito del veterinario, devo
confessarti che ….il mio cane grufola! Comunque ieri sera sarebbe stata
durissima per chiunque, il Pier è un vero
osso duro! Lorenzo, fioretto sprecato in posizione da sciabole, comunque sempre
prezioso ed elegante. Sulla fascia io…..e sopra ho già detto tutto, e Nicolò
Benussi, con cui non gioco da un secolo che si presenta così: “Allora, stasera
giochiamo con il 3-3-1” Rimango basito. “Ah, ciao Fra, allora stasera giochiamo
così, sai che ho appena vinto il campionato come allenatore?” Allenatore? “Si,
io sono l’allenatore dell’Oktoberfest!” Ale mi guarda e scuotendo la testa mi
dice: “Sai com’è, noi glielo lasciamo credere……” Comunque Nicolò con la
freschezza e l’ardore dei vent’anni……..beh con una freschezza atletica
invidiabile corre in lungo e in largo, insomma corre e corre, per lo più senza
costrutto. Alex appunto a centrocampo pian piano sta tornando quello di una
volta, lentamente riprende tono fisico e anche la squadra per mano, tornando
ad essere quell’insostituibile “sponda” sicura, che sa sempre cosa fare e dove stare.
Marco Ometti di punta, il solito inesauribile e sgusciante folletto che
risulta per lo più imprendibile ai difensori. Viene brutalmente falciato da
Antonio il Fortissimo che con lo scarpino ancora intriso del sangue di Marco
esclama “Palla! Ho preso la palla!”. E siamo a sette. Beh Luigi ha sbagliato,
stasera i neri sono in sette, manca qualcuno. Il solito che all’ultimo minuto
tira il Pacco!. Beh pazienza, anche uno in meno, con questa squadra vendiamo cara la pelle. (Ecco dov'era il solito vantaggio per la
squadra del Luigi!) Poi sotto la doccia mi accorgo che c’è Simone……….ma in
campo io non l’ho visto! Purtroppo era infortunato, e quello che doveva essere
il nostro punto di forza in effetti ci è mancato del tutto. Qualcuno, maligno,
sostiene che il Luigi abbia segretamente installato in ciascuno di noi una
specie di microchip, una microspia che lo avvisi dello stato di forma
psicofisico di ciascun giocatore, con una sofisticata tecnologia dell’ex blocco
Sovietico, forse ex DDR. Comunque all’inizio le cose si mettono bene per i
Neri, che uno due infilano una doppietta che sembra preludio di goleada. Ma l’entusiasmo
dura poco, errato disimpegno di Stendardo……passaggio cortino e centrale che la
premiata ditta Pier e Claudio trasformano in goal. Questo sarà il liet motiv della
serata. I blu si dispongono veramente bene, fitto fraseggio, palla a Pier, che
non perde un pallone, lo tiene, si gira e segna o la scarica per Manuel e Claudio,
che come lame calde nel burro fendono la difesa e vanno a rete. Inutili i tentativi
di raddoppio su Pier di Stendardo e anche di tripla copertura con Benussi,
risultato voragine a centrocampo e inserimenti di avversari che portano il
risultato prima sul due pari, poi tre a due, infine su un imbarazzante 4 a 2.
Luigi praticamente inoperoso, i neri sono fuori giri. Finalmente giunge l’intervallo.
Mi accorgo che anche il caro amico Marchino siede vicino al cronometrista
ufficiale Aldo, il tempo per un fugace saluto e poi mi tuffo nell’huddle
(stasera c’è un po’ di football americano nell’aria) per i doverosi
aggiustamenti allo schema. Benussi dice “allora passiamo al 3-2-2” Qualcuno
dice “Spostiamo avanti Lorenzo” un altro dice “Mettiamo Simone di punta!”
Simone? Simone chi? ( a quel punto della partita non l’avevo ancora visto…)
Comunque l’inizio della ripresa è da brividi. I neri in difesa ballano
paurosamente, si tenta di recuperare ma Pier è inesorabile e i goal fioccano,
si inizia a temere una goleada. Poi improvvisamente i neri hanno un’impennata d’orgoglio,
e a un bel goal di Lorenzo……(era un tiro o un cross?) qualcuno, vista l’immobilità
di uno stranito Luigi urla : “dai ragazzi crossiamo!”. Seguono dieci minuti di
forcing da parte di neri, i blu sembrano sbandare…….. ma non crollano. Calci d’angolo
a ripetizione, mischie, i fratelli Spelta si arroccano come Titani sulle
barricate e puntellano la squadra. I neri arrivano a meno uno. Ma sulla
traversa di Luigi, per ben due volte, una con Stendardo (piena) e una con Alex (superiore)
si infrangono le speranze dei neri, che sbilanciati in attacco offrono il
fianco e prendono altri due goal, perdono ma ottengono l’onore delle armi. Poi
la mischia finale descritta all'inizio e squadre negli spogliatoi e Capitan Stendardo con il
sacchetto di ghiaccio sulla mascella. Pazienza, è stata una bella partita,
combattuta fino alla fine, con vittoria meritata degli azzurri. Per dover di
cronaca e per la classifica marcatori segnalo a rete ben 5 volte il Pier, 2 per
Claudio e una per Manuel per i vincenti e due reti per Nicolò e una a testa per
Lorenzo, Alex e Marco Ometti per gli sconfitti. Volevo ringraziare il caro
Presidente che ieri sera ha schierato il Top del Top, e vista la mia vena un po’
U.S.A. di stasera mi sembrava di stare all’interno dell’All Star Game, per
onestà intellettuale nel ruolo di spettatore non pagante privilegiato! Ah,
naturalmente per la legge del contrappasso se io avevo quel ruolo …. lo stesso
valeva per Gabriele, per giustificare la mia presenza……..naturalmente scherzo,
ma lo devo dire altrimenti Manuel mi fa la battutina di cosa ci facessi li io, e
visto che non ci riesco sul campo, lo faccio almeno con le parole e voglio “anticiparlo”!
Il Presidente e Osvaldo gongolano osservando tutti dall’alto
della vetta della classifica!
Un saluto a tutti e un abbraccio dal vostro Capitano
Guglielmo Stendardo I° da Napoli, alla prossima!