sabato 9 giugno 2018

LUNEDI’ 04.06.2018 TORNEO QUADRANGOLARE DEL LDM – 7 MEMORIAL PAOLINO SPELTA.


Ciao a tutti carissimi miei lettori, ormai sono passati alcuni giorni dall’evento, l’evento che tutti gli anni ci fa incontrare tutti insieme sul campo di Liscate, l’evento che ormai è diventato un appuntamento classico, al quale tutti cerchiamo di non mancare. Certo a volte ci sono impegni, cause di forza maggiore, io stesso riesco a scrivere due righe solo oggi perché gli impegni e le priorità in famiglia sono cambiati, con l’arrivo del piccolo Lorenzo, mia grande gioia ma purtroppo incompatibile con il pc, che per lui è un gioco……… da prendere a martellate, per cui devo approfittarne ora in attesa di andare a prenderlo all’asilo nido. Quindi prendo gli appunti compilati in maniera certosina dal carissimo Presidente Luigi, che mi ha consegnato il prezioso manoscritto al termine della meravigliosa serata di lunedì con il solito sorriso accompagnato dal solito incoraggiamento: “Mi raccomando Francesco, vogliamo leggere una bella storia…….” Insomma, il classico “adesso tocca a te” che sono sincero non mi pesa assolutamente, anzi faccio con piacere, ma la paura di ripetermi, di scrivere le stesse cose già dette e ridette, o anche di  non trovare l’ispirazione, di deludere voi, che alla fine siete il mio affezionato pubblico, alla fine c’è. La sindrome da pagina vuota, anche se non sono un vero scrittore alla fine mi colpisce. Di solito, e questa volta non fa eccezione, rileggo gli articoli precedenti. Rileggo pagine e pagine, alcune cose non ricordavo nemmeno di averle scritte. Rivivo grandi emozioni, riaffiorano i ricordi. 2011, 2012……siamo già nel 2018! Questo è l’ottavo articolo, l’ottava storia che racconto. Sono passati tanti anni. Sono successe tante cose. Belle, brutte, bellissime, bruttissime. Leggo tanti nomi, tanta gente che ormai non gioca più, amici che hanno preso strade diverse. Poi tante facce nuove, Nuovi amici che si aggiungono e continuano questa meravigliosa storia. Non posso non fare, come sempre un piccolo accenno riguardo l’Amico che ricordiamo, una Persona stupenda che purtroppo non è più qui con noi, ma che noi vogliamo tenere nei nostri cuori, cercando di onorane il ricordo su quello che probabilmente era il suo campo preferito, quello da calcio. Io con il Paolo ci ho giocato. Ho avuto questa fortuna, e sono anche convinto che probabilmente gli stavo un po’ simpatico, perché se lo marcavo, e lui naturalmente segnava, non mi ha mai preso in giro, come magari faceva con altri e se giocava con me, non si arrabbiava se il centravanti avversario mi saltava e segnava, Anzi, da vero Signore quale era mi diceva: “Stenda (così lui mi chiamava) cerca no de anticipal, però staga pisè visì….” Che tradotto in italiano sarebbe “visto che come difensore sei scarso, non cercare di anticiparlo (che ti salta) ma stagli più vicino (corri di più!)” insomma un vero Signore. Poi Paolo era carismatico, io non ho sentito mai nessuno lamentarsi con lui sui campi da calcio, era veramente bravo e tutti lo rispettavano. Non aveva bisogno di parlare molto, poche parole, mai a vanvera, e nessuno obiettava. Paolo era un vero leader silenzioso, solo la sua presenza tranquillizzava tutti…..tranne gli avversari naturalmente! Fatto questo doveroso pensiero alla persona a cui tutti volevamo veramente bene, passo al personaggio successivo. Ma lo sapete che in barba alla quota 100, ai 41+1, forse 41+1 e sei mesi…….numeri molto in voga in questo periodo, insomma in barba a tutto ciò……il mio carissimo ex (altra parentesi) collega Luigi PAVESI Presidente, allenatore, consigliere, magazziniere raccattapalle infermiere……cav. Grand. Uff. lupo mann……insomma l’anima del LDM dal prossimo mese di agosto sarà in PENSIONE……..no dico PENSIONE! No scusate avete capito ho detto PENSIONE! Lo so, nessuno se ne capacita perché il presidente è ancora così giovane e aitante……ma è così! E allora mi vengono in mente le parole del mitico VISMARA, che al termine della serata, mentre addentava un succulento panino con la salamella mi diceva: “ardega an po’ cusa al ga tirata an bal al Luigi……” riferendosi a tutto quello che rappresenta il mondo LDM, organizzazione sia sportiva che di accoglienza, ristorazione, e quant’altro. E io non posso che pensare che il Presidente faceva  tutto questo dopo una dura giornata di lavoro, magari di nove ore passate nella centrale operativa della Polizia Locale, dove doveva coordinare, oltre a me, suo modesto aiutante, mezzi e uomini nella lotta contro il crimine, magari dovendosi interfacciare anche con gli amici Carabinieri! Ho un po’ esagerato…….non so, comunque non credo. La cosa che mi lascia perplesso è pensare cosa inventerà l’anno prossimo quando avrà un po’ più di tempo da dedicare ai suoi hobbies……..ma questa sarà un’altra storia e la scopriremo il prossimo anno.  Quest’anno ambientazione Britannica, Scozzese per la precisione. E sempre per la cronaca vi comunico che il mitico PAVESI ricevette il foglio di via, permanente, dalle autorità di Edimburgo perché nell’ormai lontano 1982 fu sorpreso a Kirkwall, sulle isole orcadi, a fare sesso di gruppo con una squadra femminile di Shinty………….e non aggiungo i particolari della cronaca dell’epoca che fecero veramente scalpore! Comunque supportato informaticamente parlando e anche sul rettangolo da giuoco dal figliol prodigo, il caro Amico Alex, il mitico Presidente ha diviso il lotto dei giocatori tra il CELTIC, gli eterni rivali dei RANGERS, l’ABERDEEN e il DUNDEE! L’atmosfera di questi giorni è stata in linea con il clima scottisch con ampi e numerosi scrosci, manca un po’ di nebbietta ma siamo a giugno e ne facciamo volentieri a meno. Arrivo al campo, nel nostro armai leggendario inespugnabile covo della Bombonera a primo tempo del primo incontro ormai inoltrato. Si sfidano i Celtic e i Rangers in quello che è un super classico del calcio scozzese. La partita è bella ed equilibrata, il Luigi non si smentisce, riuscendo sempre a creare quella suspance degna di un regista del brivido! Arrivo e vengo accolto da vari amici che per vari motivi non saranno in campo. Antonio il fortissimo, che si è reso conto che ormai era meglio piantarla li, e Nino, che non se ne rendeva conto, e qualcuno ha dovuto spezzargli una gamba per convincerlo! Naturalmente scherzo, Ninuzzo mio, era l’unico modo per fermarti, con il tuo fisico giocavi fino a cento anni. Insomma, con questi due cari amici, ci dirigiamo verso le panchine dietro la porta, e salutando gli altri amici che sono già pronti per la prossima partita, e ci accomodiamo per assistere all’evento sportivo. Come tre comari iniziamo l’appello. “Osvaldo?” “Ha una colica”, “Zizou?” “ha una partita di golf”, “Sandro? “e’ al mare”e snoccioliamo i nomi di tutti gli assenti, e per ciascuno di loro c’è una giustifica valida, perché come detto all’inizio tutti cercano di non mancare a questa serata! Nel frattempo termina il primo incontro dove gli ottimi Celtic, capitanati da Emiliano, con il redivivo Nicolò, portabandiera con Gabriele dei portieri pelati, Reina, Barthez, Lupatelli, Valdir Perez….e non andrei oltre! Dicevo oltre al carissimo Benussi, ormai uno dei Senatori del Team, ancora in campo, ci sono il già citato capitano Emiliano, il buon Alex, Alberto, il caro amico bomber Vito, uno Spelta finalmente, un XXXL Cristian….che detto da me….e poi (copio dal sito perché non li conosco) Marangoni, Cataldo e Matteo. Di fronte c’erano i Rangers con capitano Aldo……ma non si era ritirato? Va beh, sarà un cameo, allora con il mitico capitano troviamo l’ottimo Daniele in porta, Fabrizio e l’inossidabile amico Marchino, il maratoneta Luca Galassia, il secondo Spelta, Manuel, che appende il fischietto al chiodo, Arrigoni, il carissimo bomber tascabile Andrea e Claudio solito menhir di classe cristallina. La partita è corsa via veloce, piacevole, senza una contestazione, insomma ottimo esordio. Perfetta parità, due a due con Emiliano, Matteo e Arrigoni sugli scudi e si va alla lotteria dei rigori. Gran folla dietro alla porta verso l’oratorio,  con spettatori e calciatori della seconda semifinale che si godono lo spettacolo. Calcian tutti molto bene, pure i portieri. E’ proprio l’errore di Daniele dal dischetto che consegna a Emiliano e ai suoi la finalissima. Arrivano altri amici, altre strette di mano, pacche sulle spalle, il caro Luigi che come una trottola schizza di qua e di la senza un attimo di sosta per controllare che tutto vada bene, che tutto sia ok.

Il Dundee schiera il Professionista Cesare con la fascia al braccio, l’estro tutto sudamericano di German, Gabriele in porta, il talentuoso Lorenzo (per me n. 1!) Paolo, Alessandro fratello di Rosario, l’amico Mondragon e Pier, che quando pesava di più giocava meglio……..misteri della fisica e della biologia. Menzione particolare per Simone Cagni, figlio dell’amico e mio coscritto Marchino. Che soddisfazione incrociare sul campo da calcio il proprio figlio. Per giocare con il mio Lorenzo dovrei vivere fino a cento anni!

Di Fronte c’è l’Aberdeen …….che mi riporta alla mente brutti ricordi. Chi è Juventino come me non può dimenticare la primavera 1983.   L’Anderlecht vinse la Coppa Uefa. L’Aberdeen la Coppa delle Coppe. Finale di Coppa dei Campioni (allora si chiamava così e francamente mi piaceva di più) Juventus e Amburgo.  Tutti i menagrami antiJuventini d’Italia per giorni a scandire Anderlecht, Aberdeen e…Amburgo! Le tre A……profezia che purtroppo si avverò! Lasciamo da parte queste nefaste vicende preistoriche e torniamo a noi.

Si schierano in campo con capitan Marco, compagno e amico di mille battaglie, sul campo e sulla strada, in porta il mio carissimo collega Vittorio, il roccioso Rosario, il Veneziano Luca Mdf, il guizzante Omar (pedina dell’eterna lotta per la supremazia numerica tra gli Invernizzi e gli Spelta) Stephan, Francesco (Figlio di Marco, che mi riserverà una piacevole sorpresa) l’ex omino rosso Simone (dico ex perché anche lui con gli anni è diventato un po’……arancione!) e l’Amico Franco, che negli ultimi mesi ho visto di più in ospedale che sul campo da gioco, e che ringrazio ancora pubblicamente.

Questa partita è un po’ meno equilibrata, e sotto i colpi di Simone, Luca e Francesco si infrangono le speranze del Dundee di raggiungere la finalissima del nostro torneo. E qui succede un piccolo Giallo. In una mischia il bravo Vittorio si immola sigillando la porta agli attacchi avversari ma rimediando una botta al polso che nonostante le cure di Franco e il ghiaccio del Vismara non riescono a rimettere in campo per la finalissima. E con Daniele spinto verso gli spogliatoi, viene preso di peso il buon Gabriele che si infila nella porta dell’Aberdeen, e visto che si è già citata la finale della Coppa dei Campioni del 1983 di Atene, nella quale il grande Zoff venne trafitto dal tiro della vita di tale Magath, figlio di una donna tedesca e di un militare americano di origine portoricana, ma per noi Juventini anche figlio di…….dicevo il Gabriele con spirito di emulazione oltre alla finale già citata forse si è ispirato anche alla finale di Kiev dello scorso Maggio, infatti per il primo intervento si è ispirato allo sciagurato Karius, portiere del Liverpool e un tiro radente di Matteo gli si si è insaccato sotto la pancia. Non me ne voglia l’amico Gabriele, ma è l’unico calciatore al mondo che perde due partite e disputa la finale! Troppo divario di valori in campo. Non so se l’Aberdeen oltre la perdita di Vittorio abbia patito anche il doppio impegno fatto sta che la finale è stata una passeggiata per i Celtic che hanno infierito sui resti dell’Aberdeen, risultato finale di 9 a 1 che non lascia spazio a discussioni. Emiliano alza la coppa, Francesco vince meritatamente il premio per il miglior calciatore del torneo, tralasciando i goal segnati e il forte tiro di cui è dotato, ha dimostrando ancora una volta in più che le persone sono più importanti dei risultati sportivi, e io  gli mando il mio personale complimento. Il già famoso terzo tempo, iniziato da mo’, praticamente da inizio serata,  per chi non ha giocato fa da cornice a una bella festa e una bella chiacchierata tra amici. Ormai qui ci si sente a casa, e anche se l’arbitro era nuovo, l’ottimo Pinna che conduce con serenità senza nessuna polemica o discussione, Giovanni nuovo fotoreporter, si sono confermate le “colonne” della vecchia guardia,  le ormai collaudate Giovanna, Connie e la moglie dell’amico Marchino con le quali ci sentiamo un po’ a casa, si parla di cucina, del più e del meno, di tutto, in serenità ed allegria. Luigi tutto soddisfatto perché tutto è filato liscio, Alex che lancia un brindisi al Paolino, finalmente due Spelta in campo, il ritorno degli Invernizzi, Marco e Marchino fieri dei loro figli, insomma serata perfetta, e concludo la storia affermando che  in vita mia non avrei mai immaginato di gustarmi un panino con la salamella cotta da “U Baffone” (come lo chiama il mio amico Ciro), Silvano, che io fino a ieri conoscevo solo come il fabbro della SIMAF, ma è proprio vero che siamo nell’Universo LDM, e qui alla fine la realtà supera anche la fantasia!            

E’ stato un grande piacere anche quest’anno passare questa serata insieme a tutti voi.

Un saluto e un abbraccio a tutti dal vostro ex Capitano Guglielmo stendardo I° da Napoli.

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