giovedì 14 maggio 2015

AZZURRI 5 - NERI 2

Partita complicata quella di lunedi a Pozzuolo. Come spesso accade anche lunedi è iniziato il count down per trovare un giocatore. Non potendo attingere dal gruppo degli Invernizzi impegnati nella fase finale del loro torneo, usciamo di casa e cominciamo l'affanosa ricerca dell'ultimo uomo. Armati di santa pazienza, ci buttiamo nella periferia del paese dove sono ancorati i bar e le locande più sudicie e degradate. Al passaggio, i relitti ci guardano dal basso verso l'alto rannicchiati sui marciapiedi bruciati dal sole. Come cani ammassati in un canile, aspettano solo un segnale, un cenno per abbandonare la loro solitudine. Ne scegliamo uno, probabilmente non sà nemmeno giocare, mà pur di uscire da quel ghetto paludoso non lo confesserà mai. Ore 21.00, ci contiamo. Ne manca uno. Attiviamo i contatti per recuperare German impantanato in qualche casso di problema. Non possiamo più aspettare. Uno degli azzurri deve uscire per equilibrare il numero dei giocatori in campo. E come sempre succede, esce sempre il più buono, il più generoso, ma mai il più forte. Conseguenza: Zizou in panca e Pier al centro dell'attacco a sparare proiettili contro la povera squadra delle pompe funebri "La Melzese". In questo continuo gioco non gioco, finisce che mi ritrovo al centro dell'attacco. Per i primi quindici minuti non tocco palla, non me la passa nessuno, nemmeno quelli che consideravo i miei amici"Pave non ti ho dato la palla perchè avevi dietro l'uomo". A memoria, ricordo che l'unico centravanti che non aveva mai l'uomo in marcatura era il vecchio-usato Calogero. Tutti gli altri attaccanti hanno sempre avuto un uomo in marcatura su di loro. Nemmeno capaci di dire le bugie, li ignoro e mi concentro solo sulla partita. Una palla comunque la vedo, schizza sulla trequarti tra le gambe dell'Antonio. La tocco, sono felice, la mia prima palla della serata; la porto avanti velocemente con tocchi felpati. Palla al piede m'involo verso la porta avversaria difesa dal Sandrone con dietro l'Antonio ed il Franco a rincorrermi invano. Sono solo dentro l'area di rigore. Può cambiare la mia storia. Penso a tante cose, a quando ero ragazzo, e proprio in quel campo portavo il pallone per poter giocare. Calcio la palla con tutta la forza che ho nelle gambe. Parata del Sandrone. Sento le voci dei miei compagni" Bravo Pave". Bravo un casso. Poteva essere l'1-0 e cambiare la storia della partita oltre che della storia che vi stò raccontando. Un'altra occasione sui miei piedi. Altra occasione fallita. Si rimane sullo 0-0. Si portano in vantaggio invece gli azzurri con doppietta del solito Pier(2-0).Lentamente mi accomodo tristemente in panchina per far entrare l'Aldo, poichè nel frattempo era arrivato il German, ma in contemporanea si era anche infortunato l'Antonio. Che casino!!!. La ripresa vede la mia squadra pareggiare con due gol che solo Lorenzo poteva inventarsi(2-2). Cala però la concentrazione tra i neri e la fatica comincia a farsi sentire. Gli azzurri si portano sul 3-2 con Lucaga. La partita tutto sommato è piacevole. Il terzo gol piega però le gambe ai neri che nel finale subiscono altri due gol targati Nino e Pier. Azzurri; Sandro 7; Franco 7; Antonio s.v.; Mauro 7+; Lucaga 7+; Ziozu 7,5; Nino 6.5; Pier 7+. Neri: Daniele 9; Aldo 5,5: Giovanni 7,5; Busna 6; German 5,5; Lorenzo 7; Ranca 6,5; Andrea 6+; Pave 4,5.

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