domenica 10 aprile 2016

NERI 5 - AZZURRI4


Commento alla partita del 8/4/2016
Buona sera e ben ritrovati. Oggi tocca a me il compito di commentare la partita e vi spiegherò sinteticamente il mio punto di vista. Partita bella e corretta, come sempre del resto. La sana voglia di divertirsi e ritrovarsi ha avuto la meglio anche sulla cattiveria agonistica; non dico che ci siamo ritrovati in campo come scapoli e ammogliati ma neanche come Roma-Lazio; andiamo alle formazioni:
Azzurri: Pave, Osvaldo, Omar, Vittorio, Bollina, Zizoi, Pier e Alessandro
Neri: Daniele, Cristian, German, Giovannivigile, Javier, Manuel, Stephane e Andrea
Squadre ben sistemate in campo, equilibrate e attente a non concedere nulla fino a quando Andrea, sulla sinistra si porta a spasso la difesa avversaria e mette la palla in mezzo per me che non potevo fare altro che appoggiarla in rete. Facile? Si, ma poi ne ho sbagliate altre due nello stesso modo durante la partita. Omar pareggia ma Andrea riporta i neri in vantaggio. Spruzzo non ci stà e pareggia per gli azzurri. Si fa vedere Stefhane che riporta i neri in vantaggio. Prima del riposo è ancora Andrea a far gonfiare la rete per i neri e porta la sua squadra sul 4 a 2. Durante il riposo i neri pensano di aver già vinto e vorrebbero controllare il gioco ma non hanno fatto i conti con Alessandro che dopo pochi minuti insacca alle spalle di Daniele. Io mi dò da fare sulla fascia, su e giù, in continuazione; salgo così mi porto via l’avversario, poi scendo per aiutare il reparto difensivo, e poi riparto, ma i miei compagni mi dicono – Giova’, calmo, calmo, stai calmo, così scoppi - . E’ in quel momento che mi sono sentito importante; i miei compagni si preoccupavano per me, per la mia salute. Avevo trovato dei nuovi amici. Qualche minuto dopo Spruzzo approfitta della mia calma e appoggia di testa comodamente in rete un pallone facile facile. Ho perso gli amici. Mi è andata bene che qualche minuto prima della fine ci tocca un calcio d’angolo; sento – Vai Giovà, vai, batti tu -  Mi preparo; German si avvicina come un treno, si aspetta che gli passi il pallone, ma io sento il richiamo Stephane che mi aveva incoraggiato e riesco a piazzargli il pallone sulla testa, pallone che lui devia magistralmente in rete. Facile? Non lo so, non ho ancora capito come ho fatto. Finisce 5 a 4 e siamo tutti soddisfatti. Credo. Oggi non c’era Peppa Pig che mi lanciava sulla fascia, ma Andrea non lo ha fatto rimpiangere. Grazie. Buona partita a tutti.
Vigilgiovanni

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