martedì 9 ottobre 2012

NAZIONALE 5 - RAPPR. SUD AMERICA 4

Grinta, cuore e coraggio. Sono questi gli elementi da cui ripartono i nostri ragazzi dell'LDM che ancora una volta, portano a casa una sudata vittoria contro gli amici di Javier. La nostra Nazionale ha rispolverato per l'occasione i suoi pezzi  pregiati da collezione per questo difficile ed impegnativo appuntamento. Dovevano esserci anche Claudio e Simone, ma pur per diversi motivi, hanno dovuto dare disdetta. Ma nessun allarmismo in Casa Italia, ancora una volta il Presidente riesce a tirar fuori dall'ormai famosa lampada l'Antonio fortissimo e Pier che vanno così ad aggiungersi ai già convocati Tiberio, Giovanni, Manuel, Marchino, Benussi, Marco O. 
Nello spogliatoio azzurro si scherza, si ride e per non farsi mancare nulla, si attacca nuovamente il Presidente. L'allegria abbraccia tutto lo spogliatoio degli azzurri forti della consapevolezza di essere una squadra con qualità e personalità.
Loro invece, ci aspettano direttamente al campo di giuoco. Poche chiacchere e nessuna voglia di scherzare. Sono concentrati, agguerritissimi ed hanno un solo obiettivo: vincere contro la nostra Nazionale.
Fatta la foto alle due squadre e prese le impronte digitali agli avversari, si può finalmente iniziare.
La concentrazione dei sudamericani premia un avvio scoppiettante dei rosso-blu. Palloni giocati di prima con rapidità e precisione. Siamo in bambola. Il duo in panchina, l'Oronzo e il Canà, pensa già alle mosse  d'attuare per modificare l'assetto tattico della squadra. Ma intanto che loro pensano, gli altri corrono e su un indecisione del Giovanni, si presentano davanti al nostro portiere insaccando senza difficoltà(0-1). Pareggiamo con Marco O.mentre quei due pensano(1-1). Nonostante la raggiunta parità, siamo comunque in grossa difficoltà sulle loro giocate. Spuntano fuori dal nulla in ogni parte del campo come funghi in questa stagione dell'anno. Sono belli da vedere ma velenosissimi. Chi invece non vede bene, è il nostro Paperino che si accorge di un loro tiro dalla distanza quando la palla è ormai dentro la porta(1-2). Prima della fine del tempo, c'è da registrare anche il terzo gol dei rosso-blu(1-3). Scossi ma ammirati dalla facilità di palleggio degli avversari, i nostri si accomodano mesti-mesti in panchina. Il tempo necessario per far loro una lavanda gastrica e spiegare il nuovo assetto di gioco rivoluzionato  rispetto a quello iniziale voluto dal Benussi(assumiti le tue responsabilità), si riparte con il cambio di  fasce per i due laterali e Pier come centrale offensivo( poi abbiamo dovuto anche spiegare a parte al Giovanni in cosa consiste il concetto di offensivo poichè quest'ultimo si era subito tarantolato). Suonati come un pugile alle corde, i nostri hanno una reazione veemente da grande squadra. Vomitano corsa e rabbia su ogni pallone. In pochi minuti agguantano il pareggio con Pier e Marco O., bravi a sfruttare due assist del Benussi(lo scrivo sotto sua dettatura. Lui è convinto che il pareggio è giunto grazie alle sue rimesse laterali......) Nonostante il pareggio raggiunto, abbiamo ancora la forza di attaccare e realizziamo con Pier il primo vantaggio di serata(4-3). I nostri amici non ci stanno; la nostra difesa diventa un fortino nel quale il Benussi si esalta sulla riga a salvare di testa un tiro che aveva superato il nostro portiere(mi ha chiesto di scrivere anche questo). Ma il Benussi non è il solo ad esaltarsi. In questa battaglia, gli uomini di grande corso come l'Antonio,il Marchino ed il Giovanni si gettano con impavido ardore. Mà il pareggio è nell'aria e in un mischione stile rugbistico, prendiamo gol(4-4). La fase finale della partita è infuocata. Dalle due panchine giungono ai sedici in campo i consigli e gli sproni a conquistare l'intera posta in palio. In questo contesto, Giovanni sembra tarantolato. E' in default e perde il il suo abituale self control, dopo aver mandato per tutto il tempo della partita segnali all'Aldilà. La paura di perdere delle due squadre si impadronisce del recinto di gioco(nel quale nè io nè il mio amico Zizou potremmo starci). Ma la cattiveria e la voglia di portare a casa questa vittoria ci fa sputare l'ultima saliva presente in gola. Palla lunga del portiere, Marco O. arpiona il pallone e dopo averlo difeso dall'attacco degli avversari lo deposita sui piedi di Pier(Ben, questi sono assist) che ha un intuizione geniale e realizza il suo primo triplete consegnado di fatto un'altra vittoria ai leggendari uomini dell'LDM.  

Tiberio 6; Antonio 7; Giovanni 7; Marchino 6+; Benussi 7+; Manuel 6,5; Pier 7++; Marco 7+.
Un saluto ed un arrivederi a mercoledi per la partita fra scapoli ed ammogliati.

1 commento:

benussi ha detto...

certo io gli assist li faccio anche con i piedi... ma l'ometti non segna....